IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
                           su proposta del 
 
                       MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto l'art. 22-bis della legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  che
dispone che nell'ambito del contributo dello Stato  alla  definizione
della  manovra  di  finanza  pubblica,  sulla  base  degli  obiettivi
programmatici indicati nel Documento  di  economia  e  finanza  e  di
quanto  previsto  dal  cronoprogramma  delle  riforme  indicato   nel
suddetto documento programmatico, entro il 31 maggio di ciascun anno,
con decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri,  su  proposta
del Ministro dell'economia e delle finanze, previa deliberazione  del
Consiglio dei ministri, siano definiti obiettivi di spesa per ciascun
Ministero; 
  Visto  il  suddetto  art.  22-bis,  il  quale  specifica  che  tali
obiettivi sono riferiti  al  successivo  triennio  e  possono  essere
definiti in termini di limiti di spesa, comprendendo  in  essi  anche
eventuali  risorse  aggiuntive   rispetto   a   quelle   previste   a
legislazione vigente, e di  risparmi  da  conseguire,  anche  tenendo
conto delle eventuali ulteriori iniziative  connesse  alle  priorita'
politiche del Governo; 
  Visti i risparmi di spesa indicati  nel  Documento  di  economia  e
finanza 2022 che le amministrazioni centrali dovranno assicurare  per
il periodo di programmazione; 
  Tenuto conto delle priorita' dell'azione di  Governo  espresse  nel
medesimo Documento di economia e finanza 2022; 
  Considerato   che   le   amministrazioni   centrali   dello   Stato
concorreranno al finanziamento delle cosiddette politiche invariate e
dei nuovi interventi che il Governo  decidera'  di  adottare  con  la
manovra di fine anno, attraverso una rinnovata attivita' di revisione
della spesa; 
  Tenuto conto che nel «Piano  nazionale  di  ripresa  e  resilienza»
(PNRR) presentato alla Commissione europea in data 30 aprile  2021  e
approvato con decisione del  Consiglio  ECOFIN  del  13  luglio  2021
notificata all'Italia, dal Segretariato generale del  Consiglio,  con
nota LT161/21 del 14 luglio 2021 e' prevista la riforma del quadro di
revisione della spesa (R.1.13) nella componente 1 della  missione  1,
la cui attuazione e' legata alla procedura prevista dall'art.  22-bis
della legge n. 196 del 2009; 
  Tenuto conto che il decreto-legge del  6  novembre  2021,  n.  152,
convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n.  233,
istituisce, all'art. 9, comma 8, il comitato scientifico ai fini  del
rafforzamento  delle  attivita',  degli  strumenti  di  analisi,   di
monitoraggio della spesa  pubblica  e  di  supporto  ai  processi  di
revisione e valutazione della spesa; 
  Considerate le  funzioni  assegnate  dalla  legge  al  comitato  di
indirizzo  e  programmazione  delle  attivita'  di   analisi   e   di
valutazione della spesa e di supporto alla definizione della proposta
del  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  per   l'applicazione
dell'art. 22-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196; 
  Considerato che il comitato  -  in  coerenza  con  le  linee  guida
stabilite  dal  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  e  con   i
conseguenti specifici indirizzi del Ministro  dell'economia  e  delle
finanze - e' chiamato ad indicare, per i profili tecnici, i criteri e
le metodologie per la definizione dei processi e delle  attivita'  di
revisione della spesa nonche' degli obiettivi da perseguire; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 4 novembre 2022; 
  Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                  Obiettivi di spesa dei Ministeri 
 
  1. Ai fini della definizione della manovra di finanza pubblica  per
gli anni 2023-2025,  in  coerenza  con  gli  obiettivi  programmatici
indicati nel Documento  di  economia  e  finanza  2022  e  di  quanto
previsto dal programma delle riforme indicato nel suddetto  documento
programmatico, le amministrazioni  centrali  dello  Stato,  ai  sensi
dell'art. 22-bis della legge 31 dicembre 2009,  n.  196,  realizzano,
rispetto alla previsione tendenziale a legislazione vigente, risparmi
di spesa pari a 800 milioni di euro per l'anno 2023, 1.200 milioni di
euro per l'anno 2024 e 1.500 milioni di euro  a  decorrere  dall'anno
2025 in termini di indebitamento netto. 
  2. L'obiettivo di spesa da conseguire, in termini di riduzione, per
ciascun Ministero e in ciascun anno e' indicato nella tavola  di  cui
all'allegato 1, parte integrante del presente decreto. 
  3. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di spesa,  i  Ministri
propongono, in coerenza con gli obiettivi programmatici indicati  nel
Documento di economia  e  finanza  2022  e  di  quanto  previsto  dal
cronoprogramma  delle  riforme  indicato   nel   suddetto   documento
programmatico, gli interventi da adottare con il disegno di legge  di
bilancio per il triennio  2023-2025  nei  tempi  e  modi  di  cui  al
successivo art. 2. 
  4. Le proposte di intervento possono riguardare: 
    i) la revisione di politiche e di specifici interventi di settore
in relazione alla loro efficacia rispetto agli obiettivi previsti  ed
alle priorita' strategiche del Governo; 
    ii) la revisione di modalita' di  produzione  ed  erogazione  dei
servizi, nonche' la revisione delle procedure amministrative o  degli
assetti organizzativi delle amministrazioni centrali dello Stato  per
il miglioramento del grado di efficienza. 
  5. Resta, in ogni  caso,  preclusa  la  possibilita'  di  formulare
proposte in termini di mera  riduzione  lineare  delle  dotazioni  di
bilancio e proposte che prevedano nuove o maggiori entrate rispetto a
quelle gia' stabilite a legislazione vigente. 
  6. Tenuto conto delle priorita' dell'azione di Governo, ai fini del
presente decreto, le proposte di riduzione  devono  essere  formulate
con riferimento alle voci di spesa di  natura  corrente  relative  ai
settori di spesa di competenza.